In questi giorni le dichiarazioni dei sindaci che hanno dato il consenso allo scempio del territorio sono fondate su qualunquismo e pressappochismo, tra queste la minaccia di perdere i fondi destinati al territorio.
Premesso che rimaniamo dell'idea che i fondi assegnati ad ANAS possono essere congelati, basterebbe che ci fosse la volontà politica.
Alla dovuta premessa segue la constatazione che i progetti alternativi portano ad una minor spesa per le casse dello stato, risparmio che ANAS dovrebbe investire in manutenzione stradale. Nel contratto di programma 2015 tra ANAS e CIPE, infatti, per la Lombardia solo il 15% dei fondi è destinato alla manutenzione stradale.
Detto ciò l'ultimo treno che i nostri amministratori vorrebbero prendere non porta sicuramente al benessere del nostro territorio, secondo noi è un diretto verso Cassandra Crossing, diretto nel baratro del disastro ambientale, economico e sociale della nostra preziosa terra. Noi non vogliamo scegliere tra un calcio nelle parti intime o un pugno in faccia, abbiamo la possibilità di cambiare il modo di fare opere nei territori e dobbiamo sfruttare al massimo questa opportunità.
Opere scelte dal territorio, concertate con tutti i portatori di interessi e rispettose dell'ambiente sono l'unico treno che non dobbiamo perdere.
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